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No Tav

Raccogliamo in questa pagina un po’ di materiale relativo al movimento no tav e alle sue battaglie.

Video documenti

Fratelli di Tav
Effetti collaterali del “treno ad alta velocità” (documentario, colore, 2008). Una video-inchiesta sull’impatto della TAV lungo la penisola italiana. Lo scenario che si dipana analizzando l’impatto che questa “Grande Opera” esercita sui territori che attraversa – in termini ambientali, sociali ed economico/finanziari – è sorprendente. Altrettanto sorprendenti ed esemplari le proteste delle popolazioni che quell’impatto, inevitabilmente, subiscono. “Fratelli di Tav” combina il racconto di queste lotte ad una spinosa inchiesta sui rapporti tra criminalità organizzata, imprese e corruzione politica – rapporti anch’essi ad “Alta Velocità” – intercorsi nella realizzazione della Tav. Un’analisi scomoda che svela quali inquietanti dettagli siano sepolti tra cemento e binari sotto ogni tratto della ferrovia che, lentamente ed a costi esorbitanti, viene portato a termine. A cura di Manolo Luppichini e Claudio Metallo.

La valle è mia
Documentario curato dai giornalisti di “Servizio Pubblico” pubblicato in streaming Lunedì 5 Marzo 2012.

I risparmi di tre generazioni
Claudio Giorno, esperto di grandi opere pubbliche, spiega perché la Val di Susa è contraria e come la democrazia reale che vi si è instaurata dia fastidio ai partiti.

L’intervento di Marco Travaglio
Intervento all’interno della trasmissione “Servizio Pubblico” che chiarisce perfettamente quali sono gli interessi mafiosi dietro il Tav, le ricadute sull’ambiente e sulla salute, la non necessarietà dal punto di vista logistico, l’enorme dispersione di risorse.

Articoli e documenti

150 ragioni tecniche contro il Tav in Val di Susa
di Mario Cavargna, Presidente di Pro Natura Piemonte e master di ingegneria ambientale [pdf]

14 motivi per non fare la Torino-Lione
Domande e risposte. Dati, documenti, argomentazioni. A cura di Ambiente Valsusa.

Alta velocità: a quando un documento serio?
Il Governo italiano ha pubblicato, di fronte alle imponenti manifestazioni di dissenso alla proposta grande opera “Alta Velocità” Torino-Lione un breve documento di 9 pagine “Tav Torino-Lione: Domande e Risposte”. Nel mondo scientifico e tecnico, questo documento ha causato imbarazzo. Fa davvero specie riscontare in un documento firmato dal Governo, e del quale il “tecnico” Monti si prende in qualche modo la responsabilità, l’affastellarsi di affermazioni approssimative, errate, e soprattutto – questa la cosa più grave – prive di fonti e studi verificabili a loro supporto.

Tav, 14 domande al governo
Il governo ha pubblicato in internet e dato alla stampa un documento con cui spiega le sue ragioni sul treno ad alta velocità Torino Lione. Ne ha tutto il diritto. Anzi, si tratta di una uscita attesa. Peccato solo che il governo abbia scelto una strana forma di comunicazione “non tecnica”, ammiccante e di comodo. Di Paolo Cacciari

Lettera agli amici e alle amiche della val di susa
Care-i, immagino che come me stiate seguendo con il fiato sospeso quanto sta avvenendo in Valle di Susa. Non so che cosa ne pensiate, ma quello che è certo è che la narrazione da parte dei grandi media nazionali di quanto succede in valle sta mostrando tutta la faziosità e la poca professionalità del mondo giornalistico italiano. Le rimozioni, le mezze verità, le censure si susseguono: è quindi dovere di ogni cittadino/a che ha voglia di farsi un’opinione critica sugli avvenimenti in corso cercare e diffondere canali alternativi di informazione. Permettetemi allora di proporvi di lasciare per un attimo (se già non lo avete fatto) la strada segnata dei media mainstream e inoltrarci lungo i sentieri dell’informazione orizzontale, per cercare di contrastare l’occupazione coloniale non solo di una terra ma anche dell’infosfera che l’accompagna.

Tav, il silenzio degli arroganti di Luca Mercalli
Un mito aleggia sopra quel tunnel impedendo a politici, giornalisti e cittadini di alzare il velo e chiedersi come stanno veramente le cose, anche in Francia dove i lavori non sono affatto iniziati. È forse il mito futurista della velocità sferragliante, peraltro sorpassato dall’aereo e dal bit, unito all’illusione che da quel buco, e solo tra vent’anni, defluiscano da ovest prosperità e progresso?

Le bugie del governo Monti
Il governo ha pubblicato un opuscoletto propagandistico sul perchè dire sì all’alta velocità in Val di Susa. Peccato che sia pieno di bugie. Qui vengono svelate una per una.

Il movimento NoTav può vincere
«Ma com’è possibile? Quelli continuano a manifestare, a esporre argomenti, a fare blocchi… e per giunta in tutta Italia? Gli abbiamo scaricato addosso tutto l’arsenale poliziesco e mediatico! Ogni giorno li copriamo di merda! Ci siamo spinti in basso come mai ci eravamo spinti, con la bagarre demenziale sulla pecorella e l’encomio al carabiniere… Eppure sono ancora lì! E ci si mettono gli artisti, i cantanti… Perché non funziona niente?».

Quello che ci insegna la lotta Notav
Il diritto positivo organizzato dallo Stato segue sempre i rapporti di forza che vengono determinati all’interno dell’organizzazione statale. Lo Stato è l’espressione politica dei rapporti di forza, e la legge è il frutto di questi rapporti. La legge non determina questi rapporti, ma li fa rispettare. E’ per questo che è assolutamente immaginario il convincimento che un diligente e generale rispetto delle leggi migliorerebbe la condizione delle persone, e non è un caso che i promotori di questa visione del mondo sono proprio i primi criminalizzatori dei movimenti antagonisti.

Il flop dell’Alta velocità
Prima di avviare la costruzione della Torino-Lione, si dovrebbero guardare i dati. E quelli relativi alla linea ad Alta Velocità già realizzata ci dicono che i passeggeri delle “Frecce” non giustificano la Tav. Una ricerca del Politecnico di Milano svela un “buco” di milioni di utenti. Altreconomia (marzo 2012)

L’Economist sul tav: un fallimento
Tutti gli argomenti pro-TAV vengono smontati in nome di un idolo difficilmente considerabile filo-ambientalista: la convenienza economica. Dunque l’Alta Velocità è troppo cara e lo stesso Regno Unito, secondo quei “fondamentalisti verdi” dell’Economist dovrebbe rivedere i suoi piani.

La fame è iniziata parecchio tempo fa
Un articolo della Stampa di 21 anni fa, costruttori e mafiosi di oggi. Piccolo riassunto di due decenni NoTAV.

Il dialogo secondo le lobby
“Sono stato membro dell’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione fino alla fine del 2009. Poi fu deciso di escludere le amministrazioni che non dichiarassero a priori di accettare l’opera. Ecco perché..”

Le donne nel movimento
Di queste donne, e di tutte le altre , che in questo momento in Valle di Susa, insieme ai loro compagni, fratelli e figli ,sostengono con estremo coraggio una lotta democratica e civile in un Paese che di democratico e civile non ha più nulla lei , signor Sapegno, non è degno di pronunciarne il nome.

Siamo stati in Val di Susa e abbiamo capito
Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale

Tav e ‘Ndrangheta
Il Piemonte è in mano ai clan calabresi. Rocco Varacalli, pentito di ‘ndrangheta, ha ben descritto gli intrecci politica-mafia nel torinese: “Il patto si fa prima: a loro i voti a noi i cantieri”. Chi c’è dietro la Tav? E chi si nasconde dietro le minacce ai manifestanti?

Tav, l’ombra della ‘Ndrangheta
Una delle aziende incaricate di costruire il tunnel esplorativo ha dato subappalti alla criminalità organizzata calabrese. Che in Piemonte, e proprio nella zona dei lavori in corso, ha messo da tempo solide radici

Tav e riciclaggio
La Dia mette i sigilli a una serie di immobili, anche in Lombardia e in Calabria, per riciclaggio dei profitti del narcotraffico. Il gruppo riconducibile a Ilario D’Agostino e Francesco Cardillo ha ottenuto commesse nelle grandi opere, dall’Alta velocità in Val Susa ai Giochi invernali del 2006, al porto di Imperia

Tav, i confini del progresso
Da “La Repubblica” di giovedì 8 marzo 2012. La denuncia di Roberto Saviano è un grido d’allarme che costringe a ricondurre sul piano suo proprio, quello degli affari, ogni discorso sull`alta velocità. Gli affari sporchissimi (delle mafie) e quelli, si suppone puliti, delle imprese e delle banche. Ma che vi siano fra gli uni e gli altri intrecci e convergenze di interessi non occorre dimostrare. La storia del riciclaggio di denaro sporco di tutte le mafie, in Italia e fuori, semplicemente non esisterebbe, se non si fosse trovata ogni volta l`impresa “pulita” ma disponibile a trasformare capitali sporchi in condominii, alberghi, autostrade.

Il conflitto di interessi svelato sul Tav
Paolo Comastri, direttore generale di Ltf, è stato condannato in primo grado per turbativa d’asta nell’ambito della gara di appalto per il tunnel di Venaus.

Simpatie varie ed eventuali

Il fronte si tav
Ecco i personaggi che sostengono senza se e senza ma la necessarietà della “grande opera”.

Le pecorelle alla ricerca del lupo: toc toc
Le modalità con cui agisce la polizia democratica

Qualche video che documenta l’aggressione subita dai manifestanti di ritorno dalla manifestazione di sabato 25 febbraio, a cui hanno partecipato pacificamente più di 60 mila persone.
La polizia carica in Porta Nuova (video 1)
La polizia carica in Porta Nuova (video 2)
Una testimonianza

Aggressione ai danni dei pendolari
Un po’ per ciascuno non fa male a nessuno?

La brigata cretinetti
La piccola vedetta piemontese

Siti di riferimento

www.notav.info
www.notav.eu