Meno paura!
Dietro questa grossa macchia di vernice c’era una svastica. Nulla di particolare, un simbolo che si aggiungeva alle decine di differenti riferimenti di estrazione nazifascista che ricoprono i muri della città: croci celtiche, bandiere della Repubblica Sociale Italiana, “innocenti” tartarughe di Casapound, fulmini del blocco studentesco, croci cornute, fiamme tricolori, scritte razziste, violente ed autoritarie. Per qualcuno sfoggiare questi loghi è fashion, scriverli sul muro è un gesto piuttosto ribelle. Per il cittadino veronese l’indifferenza è diventata la normalità.
Come studenti e universitari abbiamo voluto cancellare ciò che si vuole relegare a semplice vandalata per denunciare ancora una volta il dilagare di una cancrena, di una subcultura che, apertamente appoggiata da amministratori e politici locali, ha messo radici perfino nelle scuole dove, sotto una martellante propaganda, studentesse e studenti vengono indottrinati e portati ad aderire a sadiche ideologie del passato, incentrate sull’esaltazione morbosa della violenza politica nei confronti del "nemico".
Vogliamo ricordare le intimidazioni e i continui pestaggi di stampo fascista, le aggressioni ai danni di ragazze e ragazzi, di chi non è allineato a determinati canoni estetici e culturali, di chi semplicemente si indigna e chiede di cessare qualche stupida cantilena razzista e sessista, come nel recente caso di Piazza Viviani. Vogliamo ricordare Nicola, ucciso dalla cieca violenza di uno di quei simpatici gruppetti di "brai butei" che può capitare di incrociare passeggiando per la città. Vogliamo allo stesso modo ricordare le iniziative di stampo fascista sostenute e fiancheggiate politicamente dall’amministrazione comunale, la parata cameratesca aperta dal consigliere Miglioranzi e dallo stesso sindaco Flavio Tosi, il recente concerto del gruppo nazirock zetazeroalfa, le iniziative politiche camuffate alla meno peggio come festicciole di quartiere o per la squadra del cuore e finanziate con i soldi del Comune.
Abbiamo coperto di vernice questa svastica in pieno giorno, alla luce del sole, perché memori della legge n.645 contro “l’apologia del fascismo”, ma ancor prima perché schifati da qualsiasi rivoltante espressione di sessismo, razzismo, autoritarismo, forme vecchie e nuove con cui si vorrebbero riproporre totalitarismi passati come sistemi di vita praticabili o come riferimento politico e culturale.
In un quartiere complesso, ricco di culture e di vite differenti come Veronetta, in un quartiere universitario, attraversato tutti i giorni da studentesse e studenti, non lascieremo nessuno spazio a chi semina odio e appesantisce l’aria veicolando insulse ideologie che blaterano di purezza e superiorità della razza.
Ti invitiamo a fare la tua parte.
Collettivo Facoltà Umanistiche