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trasformiamo specchi in finestre

lunedì 20 dicembre | ore 13
importante riunione di movimento
al presidio davanti l’aula T3 | polo zanotto | veronetta
sono invitati studenti, ricercatori e docenti.

partecipa. è importante.
l’indifferenza è il terreno su cui per anni hanno radicato quelle culture e quelle politiche che intrecciandosi hanno dato forma all’inferno in cui ci ritroviamo. culture e politiche mediocri, autoritarie, che con violenza hanno attaccato diritti, calpestato dignità, oscurato l’orizzonte ad un’intera generazione.

è ora di reagire. di alzare la testa.
di fermare questo declino. di partecipare.

alle 13 ci troviamo al presidio davanti alla T3.
dopo un primo momento di confronto su quanto successo a roma alla manifestazione del 14 dicembre passeremo alla più concreta parte organizzativa. ci sono diverse idee su azioni e iniziative da portare avanti già dal pomeriggio. incursioni teatrali e cortei, volantinaggi e invasioni di campo. porta tamburi, pentole, campanacci, fischietti.
facciamoci sentire.

al termine dell’assemblea, alle ore 15 passerà dal presidio una delegazione di studenti delle superiori. l’intenzione è quella di coordinare i rispettivi percorsi per cominciare a costruire insieme la mobilitazione.

studenti, studentesse, ricercatori, precari, disoccupati.
è il nostro momento. riprendiamoci il nostro tempo.

Dicembre 17, 2010   Commenti disabilitati su trasformiamo specchi in finestre

apocalipse now! (musica dei doors)

ritrovo ore 10 al presidio. studenti, ricercatori e docenti insieme per una manifestazione itinerante negli spazi del polo umanistico!

verranno letti elenchi di motivi per partire o per restare, di cose che ci piacciono e non ci piacciono di questa università e di questa riforma, di cose che spingono qualcuno ad alzare la testa e mobilitarsi e cose che convincono qualcun altro a tirare dritto nell’indifferenza.

porta pentole, campanacci, fischietti, trombette!
e radiohead. facciamoci sentire!

il pomeriggio diretta da roma della manifestazione e delle votazioni.
sperando di poter festeggiare. portarsi da casa champagne e ostriche.

🙂

Dicembre 13, 2010   Commenti disabilitati su apocalipse now! (musica dei doors)

capriole parafasciste

ovvero a volte un po’ di zucchero non basta.
grottesco apologo in sei frizzanti capitoli.

capitolo I – l’antefatto
Martedì 7 dicembre, a seguito del rifiuto da parte del rettore di convocare l’assemblea di Ateneo sui temi della riforma, un gruppo informale di studenti, professori e ricercatori -alcuni tra gli oltre 2300 firmatari della richiesta- si è riunito a parlare della situazione, in un confronto che voleva essere aperto e costruttivo. Purtroppo non è stato esattamente così: l’inaspettata comparsa di rappresentanti di un gruppo politico di estrema destra, in schiera compatta e in divisa, ha funestato il clima  dell’incontro, facendo degenerare il dialogo in sterile e puerile conflitto.

capitolo II – chi è chi
Il gruppo in questione era formato da militanti (non è casuale l’uso di una terminologia bellica) del Blocco Studentesco: un’organizzazione dichiaratamente fascista, sparsa in tutta la nazione e famigerata per azioni violente, anche qua a Verona, e un’ideologia improntata su inquietanti e revisionistiche nostalgie. Ne avrete sicuramente notato l’esorbitante attacchinaggio, in giro: un florilegio di accattivanti simboli e icone molto pop e gi0vani, una maschera indubbiamente simpatica. Ecco, care farfalline, cominciate a farvi un’idea di chi ci sta dietro.

capitolo III – il fatto
Tornando all’assemblea: il gruppo -una ventina di indistinguibili ragazzi, tutti con la stessa felpa da combattimento, pochi dei quali studenti dell’università-, è intervenuto essenzialmente per comunicare un’iniziativa da loro intrapresa, in totale monadica autonomia. Arrivavano direttamente dal rettorato, dove a seguito di un’incursione e un'”occupazione simbolica”, avevano -a loro dire- fatto promettere (a forza) al rettore che avrebbe convocato l’Assemblea. Il bel momento è immortalato nel quadretto qua a fianco. Di fronte a questa maschia e virilissima azione il Magnifico non potrà più tirarsi indietro, sosteneva il plotone (sempre a una sola voce). E che adesso avrebbe -sempre l’invincibile plotone- intrapreso l’iter per formalizzare la richiesta tramite i rappresentanti degli studenti. Uh! Caspita! Prendiamo atto. Che altro possiamo dire?

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Dicembre 11, 2010   2 Comments

comincia adesso

Ignorando un appello largamente condiviso, rifiutando la richiesta di un’assemblea di ateneo e con essa l’apertura di un confronto sui punti critici della riforma universitaria, il rettore si conferma indifferente alle preoccupazioni e all’urgenza di chiarezza di studenti, ricercatori e docenti.

viene in questo modo negata la parola e con essa il diritto alla partecipazione ai soggetti che intrecciando le loro esperienze e compet…enze costituiscono la vita stessa del nostro ateneo.
un intero mondo che evidentemente il rettore considera accessorio o peggio, alle sue dipendenze.

le sue argomentazioni tradiscono una visione miope, personalistica e non democratica dell’università, figlia di quella cultura aziendalista e dirigista che la riforma gelmini vorrebbe introdurre a livello di sistema.

avremmo voluto essere aggiornati sulla situazione reale, non solo finanziaria, delle nostre facoltà. avremmo voluto una risposta alle preoccupazioni in merito al pesante taglio delle borse di studio. avremmo voluto una risposta alle incertezze e alla precarietà che oscurano l’orizzonte delle nostre carriere universitarie. avremmo voluto poter esprimere inquietudine per il futuro della cultura e della ricerca nel nostro Paese.

avremmo voluto e ancor di più lo vogliamo ora.
non ci fermeremo davanti alla retorica ed ai giri di parole
di chi sta manifestamente difendendo interessi altri rispetto quelli a cui è chiamato.

respingendo l’appello rivoltogli da oltre 2300 studenti, docenti e ricercatori, il rettore chiude di fatto alla possibilità di un dialogo con l’istituzione accademica. si assuma la responsabilità delle conseguenze.

martedì 7 dicembre | ore 13.00
studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, docenti
tutti e tutte al presidio davanti l’aula T2!

per decidere insieme con quali modalità proseguire
la mobilitazione contro i tagli di questa riforma iniqua,
per un’università libera, consapevole, informata,
critica e partecipata.

studenti e studentesse dell’università di verona

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l’appello sottoscritto da oltre 2300 studenti, ricercatori, docenti:
http://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/consegnate-le-firme-ecco-lappello-al-rettore/132562210135083

la risposta del rettore:
http://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/risposta-indecente/132605426797428

Dicembre 3, 2010   1 Comment