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Niente da inaugurare, niente da festeggiare!

Studentesse e studenti, la mobilitazione e l’impegno in difesa dell’istruzione pubblica proseguono!
L’approvazione delle leggi Gelmini-Tremonti (133/08 e 1/09) comporterà il taglio complessivo al Fondo di

Finanziamento Ordinario nazionale previsto per il 2011 corrispondente al 17,67% rispetto al 2009. Questo avrà
ricadute gravi anche sul bilancio del nostro ateneo nel prossimo biennio.
Per contrastare il disegno del governo di smantellamento radicale dell’istruzione pubblica è nato un percorso che ha visto anche a Verona numerosi studenti e studentesse attivarsi, informarsi e scendere in
piazza.
Dopo una serie di partecipatissime assemblee, il 30 ottobre un’onda di 5000 studentesse e studenti ha attraversato la città arrivando fino all’università. Il frutto di quella giornata di mobilitazione è stato la conquista di uno spazio autogestito all’interno dell’ateneo che, nei quattro mesi in cui ha vissuto, ha visto prendere forma un’altra idea di università. Un’idea fatta di riscoperta socialità, di approfondimenti culturali nuovi, autonomi, sperimentali e di studio in uno spazio comune.
Questa esperienza, nata soprattutto dall’esigenza di analizzare ed approfondire i provvedimenti del governo, ci ha fatto comprendere qual è il disegno criminoso alla base di queste leggi: attaccare ulteriormente il diritto ad un’istruzione pubblica, trasformare le università in fondazioni private e precarizzare ancora di più il nostro futuro.
Un futuro profondamente incerto. Il paese sta subendo da tempo una crisi
economica e una crisi culturale, e
quest’ultimo atto condanna noi studentesse e studenti ad una vita priva di prospettive.
Oggi siamo precar* all’università e domani saremo precar* nel mondo del lavoro; chi verrà dopo di noi sarà costretto a scegliere tra scuole/università di serie A, per pochi privilegiati, e di serie B per tutt* gli altr*.
La nascita dell’AQUIS, di cui il nostro ateneo fa parte insieme a pochi altri, è il risultato più evidente di questa

logica discriminante, basata unicamente su "meriti e virtù" prettamente economici.

L’AQUIS, autoproclamatasi associazione degli atenei "virtuosi", ha come obiettivo quello di assicurarsi che i tagli inflitti dal governo non ricadano sui Poli che la compongono. Nel sistema universitario italiano, da anni governato da logiche aziendali che hanno come unico scopo il profitto, ognuno cerca di salvare se stesso: mors tua vita mea.
Queste stesse logiche hanno
determinato, a Verona, un sovraffollamento di studentesse e studenti in spazi
carenti ed inadeguati: lezioni da seguire seduti per terra, sui gradini, nei corridoi o addirittura in piedi; aule studio inesistenti e nessuno spazio d’incontro al di là del bar e della mensa.

Le diverse amministrazioni comunali ed universitarie stanno promettendo da tempo immemore gli spazi della
ormai ex-caserma Passalacqua. Dopo decenni di ambiguità, ora la giunta Tosi ha deciso di scoprire le carte: lottizzare quell’area per creare nuovi profitti che l’università non avrebbe potuto garantire. L’università pubblica, infatti, non può e non deve garantire questi profitti, richiede, semmai, di assorbire maggiori risorse pubbliche per assicurare formazione di qualità, ricerca libera e laica, e sapere critico per tutt*. Finché non sarà chiaro che l’istruzione pubblica è un investimento per il futuro, la nostra protesta non
si
fermerà.
Noi la crisi non la paghiamo!
Venerdì 13 marzo 2009 questo disegno sarà inscenato in una rappresentazione lucidamente grottesca quale l’inaugurazione dell’Anno Accademico. La cerimonia vedrà la presenza di alcuni dei burattinai di questo teatrino: Mazzucco, Rana e Tosi. Costoro rappresentano rispettivamente: l’AQUIS, con la sua logica classista e di mercato, la Confindustria, con il suo progetto di precarietà e sfruttamento in cambio di profitti, ed infine l’arroganza di un potere cittadino, che, oltre a seminare razzismo, sessismo e produrre intolleranza verso il diverso, si presta a questi giochi di potere.
Saremo lì per mostrare l’università che coscientemente non accetta e non partecipa a questa farsa.
Sappiamo che non c’è nessun Anno Accademico da inaugurare, che non c’è niente da festeggiare e che qui come a Torino, Roma, Bologna,
Pisa, Trento, Genova, Alessandria e Padova, studentesse e studenti si riprenderanno
spazi e parole che si vorrebbero loro negare.

Venerdì 13 marzo – ore 9.03
Presidio creativo
Atrio del Polo Zanotto, di fronte all’Aula Magna

Marzo 11, 2009   Commenti disabilitati su Niente da inaugurare, niente da festeggiare!

Dammi spazio!

Questa università mi va stretta!
Dammi spazio!

Dammi spazio dove io mi possa incontrare e confrontare con le altre studentesse e gli altri studenti. Uno spazio di socialità che apra una breccia e dia respiro al grigio incastro di aule e corridoi di questa università. Uno spazio per gli studenti autogestito dagli studenti.
Uno spazio di chi studia per chi studia.

Il mero apprendimento di nozioni non può certo rappresentare un’occasione di crescita individuale. Senza rielaborazione e critica la nozione vale zero. Dammi spazio dove poter promuovere iniziative culturali per stimolare confronti e discussioni all’interno dell’ateneo senza dover affrontare assurdi mostri burocratici.

Dammi aule vivibili e accoglienti. Non è ammissibile dover seguire una lezione seduto/a a terra in uno sgabuzzino sovraffollato dove si soffoca per il caldo e l’odore. Certe aule somigliano più a batterie per l’allevamento intensivo che non a luoghi riservati alla didattica.

Dammi spazio dove poter studiare in santa pace senza dovermi alzare all’alba per guadagnarmi il posto o dover rinunciare ad andare al bagno per paura di perderlo.

—-

A partire da martedì 03 marzo:
presidi e volantinaggi presso il polo di veronetta.

Mercoledì 25 marzo: assemblea studentesca!

elvulantèn 

Dammi spazio dove..
..poter mangiare tranquillo/a e magari in compagnia il cibo che mi sono portato/a da casa.
..conversare in lingua con le altre studentesse e gli altri studenti della mia facoltà.
..lasciare il mio bimbo mentre sono a lezione.
(
…)

Manda il tuo contributo a studiareconlentezza@gmail.com

Marzo 2, 2009   Commenti disabilitati su Dammi spazio!

Perturbazione poetica

perturbazione

Perturbazione Poetica

Ciclo di incontri su poesia e dintorni

Primo appuntamento
con i poeti del Calmiere

Lunedì 16 Febbraio | ore 18.00

Auletta autogestita 1.6 | Polo Zanotto | Veronetta

Febbraio 13, 2009   Commenti disabilitati su Perturbazione poetica

Un cannone nel cortile

un cannone


Un cannone nel cortile

Ciclo di incontri su Fabrizio De André

Giovedì 12 Febbraio | ore 17.00 | primo incontro
Il ciclo si propone di sviluppare, attraverso l’ascolto e l’analisi di alcuni brani scelti, alcune tematiche centrali nella produzione artistica del cantautore genovese:
gli emarginati e i vinti, la società del benessere e il boom economico degli anni ’60, la libertà, l’anarchia e l’etica, gli scrittori e gli chansonniers, le donne, l’amore etc.

In questo primo incontro cercheremo di affrontare
il tema dell’emarginazione e dei vinti.
I brani scelti:

– Coda di lupo
– Fiume Sand Creek
– Khorakhanè
– Smisurata preghiera

Con la partecipazione del professor Barbierato
e dell’oste Claudio alla chitarra.
Aula autogestita 1.6 | Polo Zanotto | Veronetta

Febbraio 13, 2009   Commenti disabilitati su Un cannone nel cortile