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Nicola è ognuno/a di noi

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Verona, 1 maggio 2013

Ieri sera, insieme a tanti altri e tante altre, siamo stati a Porta Leoni per ricordare Nicola Tommasoli, morto il 5 maggio 2008 in seguito all’aggressione di un gruppo di fascisti in pieno centro storico. Uno dei tanti, troppi episodi di violenza squadrista che hanno segnato la nostra città. Violenza che anche in quell’occasione si è voluto ipocritamente rileggere come espressione di un generico disagio sociale, di un non precisato malessere giovanile, andando a scomodare sociologi e psicologi, trascurando, per un evidente interesse politico, quale sia la cultura nella quale maturano e si riproducono determinate pratiche nella società.

La cultura autoritaria, della sopraffazione. La cultura identitaria, dell’intolleranza, dell’esclusione, del razzismo, dell’odio per tutto ciò che rappresenta una differenza. In poche parole, la cultura filofascista che permea nel profondo il tessuto sociale e le istituzioni veronesi a tutti i livelli.

Ancora una volta, si è girato lo sguardo altrove per evitare un’impegnativa, scomoda riflessione sulla qualità delle relazioni su cui si regge la nostra società, sui linguaggi dei politicanti locali e sui loro plebiscitari successi elettorali, sui reali interessi, in primo luogo economici, che si celano dietro gli affabulatori e i capopopolo, sull’indifferenza che garantisce piena agibilità al folclorismo di gruppi nostalgici, alla propaganda di movimenti dichiaratamente razzisti e sessisti, allo squadrismo.

Squadrismo come quello che studenti e cittadini hanno subito il 12 febbraio in Università (1), in occasione dell’incontro sulle foibe organizzato dal collettivo Studiare con Lentezza e dal gruppo Pagina/13, quando una trentina di militanti di Casa Pound e Forza Nuova hanno fatto irruzione bardati all’interno degli spazi universitari aggredendo una libera iniziativa di studenti e studentesse semplicemente perchè non allineata alla narrazione mitologica filofascista di quegli eventi. Ricordiamo il vergognoso complice silenzio istituzionale che ha accompagnato e seguito l’episodio (2).

Squadrismo come quello che la notte del 21 marzo ha portato il panico nel quartiere Veronetta in occasione della “goliardica” scorribanda del consigliere di terza circoscrizione Marcello Ruffo, fresco di laurea e della sua banda di camerati ubriachi. Minacce con coltello ad un barista, insulti e intimidazioni ai passanti, cori fascisti nelle strade, provocazioni e bottigliate in testa all’interno di un’osteria sotto gli occhi di decide di testimoni (3).

Anche in questo caso nessuna conseguenza per i protagonisti delle violenze. Il sindaco invita il consigliere ad essere uomo e a scusarsi per la marachella, per il resto silenzio, se non addirittura attestati di solidarietà, come quello da parte del consigliere Vittorio Di Dio: “Marcello stai tarnquillo, non saranno certo dei poveri mentecatti come i compagni “lenti” o altre zecche del genere a rovinarti la festa di laurea. Auguri!” (4).

Lo stesso Vittorio Di Dio, da tempo riferimento istituzionale per i fascisti di Casa Pound, il 24 aprile si è fatto garante per un’iniziativa del movimento tenutasi addirittura in una sala dell’Ater, l’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale, in cui il camerata Luigi Di Stefano, militante della suddetta organizzazione, ha presentato la sua perizia farlocca sul caso dei due Marò arrestati in India chiedendone la liberazione (5).

12 febbraio, incursione squadrista in Università.
21 marzo, scorribanda fascista nel quartiere Veronetta.

Due episodi che ancora una volta si è tentato di attribuire alle tensioni tra opposti estremismi, rispolverando la retorica dello scontro tra fazioni puntualmente propinata dai giornali e purtroppo piuttosto diffusa alla pari di un vergognoso qualunquismo dietro il quale vi è soltanto superficialità o, peggio ancora, quell’indifferenza complice che non consente alcuna possibilità di riscatto a questa città.

Non importa.
Siamo qui e continuiamo a fare la cosa giusta:
non dimentichiamo e non perdoniamo.

Apertamente antifascite e antifascisti.
studiareconlentezza.noblogs.org

(1)
Video dell’incursione. Nelle informazioni il resoconto completo dei fatti.
http://youtu.be/jNfIXEKxhH8

Comunicato Assemblea 13 febbraio sull’aggressione fascista all’università di Verona
https://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/comunicato-assemblea-13-febbraio-sullaggressione-fascista-alluniversit%C3%A0-di-veron/483080551749912

(2)
A disposizione
https://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/a-disposizione/499743870083580

(3)
Aggressione fascista in Veronetta
https://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/aggressione-fascista-in-centro-a-verona/499059183485382

Nel dubbio mena
https://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/nel-dubbio-mena/501593583231942

(4)
Schermate riprese dal profilo facebook pubblico di Vittorio Di Dio
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=618057684887572&set=a.617706394922701.1073741827.100000500373272&type=3&theater

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=618052351554772&set=a.617706394922701.1073741827.100000500373272&type=3&theater

(5)
La sai l’ultima?
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=633341796692494&set=a.617706394922701.1073741827.100000500373272&type=3&theater