Amen.
Antefatto
In seguito allo sgombero di Spazio Zero (1), luogo in cui studenti e studentesse per oltre un anno e mezzo hanno potuto organizzare in piena autonomia incontri e attività autogestite, ritrovandoci immobilizzati da una burocrazia che di fatto impedisce allo studente qualsiasi iniziativa all’interno degli spazi universitari se non previa autorizzazione da parte del rettore con 40 giorni di anticipo, abbiamo deciso, come collettivo, di tenere alcuni incontri aperti nell’atrio inutilizzato davanti l’aula T3 del Polo Zanotto.
L’evento
Dopo una prima partecipata proiezione in occasione del 9 maggio, anniversario della morte di Peppino Impastato (2), era in programma per oggi, 16 maggio, un evento dal titolo “La sola chiesa che illumina è quella che brucia” (citazione di Pëtr Alekseevič Kropotkin, filosofo e teorico anarchico russo), organizzato con l’intento di aprire all’interno dell’Università un percorso di critica radicale al pensiero religioso e alle istituzioni che, arrogandosi il diritto di esserne depositarie e rappresentanti, ne impongono i dogmi all’intera società (3).
Questo il testo dell’iniziativa:
“A seguito della recente “Marcia per la vita” di Roma,medievale adunata clerico fascista contro il diritto all’interruzione di gravidanza, la libertà e l’autodeterminazione femminile. Per rispondere alla conferenza omofobica che la parrocchia di Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, ha in programma per la sera stessa con la commovente testimonianza di “guarigione” e conversione di un omosessuale miracolato a Medjugorjie. Per rinfrescare la memoria sulle pesanti responsabilità di un’istituzione autoritaria, mafiosa, oppressiva, repressiva che, da sempre impastata con il potere politico ed economico locali, allunga i suoi tentacoli anche nella nostra Università.Per una società emancipata dai fanatismi e dai dogmi religiosi.”
L’evento, che da subito è stato accolto con molto interesse da parte di studentesse e studenti, non è però piaciuto al rettore, Alessandro Mazzucco, e al direttore amministrativo Antonio Salvini, già noti per la vergognosa condotta tenuta durante l’attacco squadrista avvenuto in università il 12 febbraio scorso, incursione che interruppe l’incontro aperto la storica Alessandra Kersevan sulle foibe (5).Ad accoglierci sul posto, infatti, oltre lo stesso Salvini, il direttore dell’economato Luciano Rebonato e diversi agenti della digos che da subito ci intimano di desistere dall’avviare l’iniziativa, minacciando la possibilità di uno sgombero (!?).
Anche in questa occasione, ad accompagnare l’azione repressiva istituzionale, nella totale indifferenza della polizia, una decina di militanti fascisti di Lotta Studentesca (organizzazione studentesca di Forza Nuova) e Casa Pound, alcuni dei quali arrivati in Università già dal mattino per strappare i volantini dell’iniziativa e tenere sotto controllo la situazione. Chiaramente identificabili diversi protagonisti dell’aggressione del 12 febbraio e della scorribanda nel quartiere universitario avvenuta a fine marzo (6).
Questo è il clima che si respira all’Università di Verona, dove la censura, istituzionale e squadrista, soffoca la libertà di espressione e l’iniziativa studentesca, dove si impedisce a studenti e studentesse di sostare nei loro luoghi di studio, mentre è lasciata piena agibilità ai picchiatori.
“Lunga è la notte”
(3)
https://www.facebook.com/events/123361344534019/(4)
Il trailer di Jesus Camp
http://youtu.be/CUpVfLHU_Lw(5)
http://youtu.be/jNfIXEKxhH8
Incontro sulle foibe: squadrismo fascista a Verona
http://beforetheyfall.blogspot.it/2013/02/incontro-sulle-foibe-squadrismo.html
Comunicato Assemblea 13 febbraio sull’aggressione fascista all’università di Verona
https://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/comunicato-assemblea-13-febbraio-sullaggressione-fascista-alluniversit%C3%A0-di-veron/483080551749912
https://www.facebook.com/notes/studiare-con-lentezza/a-disposizione/499743870083580